Roberto Albertini, Il giro del mondo in 870 giorni – Diario di viaggio della “Magenta”
€ 12,00 € 11,40
ISBN 979-12-81481-29-9
formato 21 x 29,7
24 pagg. in B/N, spillato
50 disponibili
Descrizione
Il viaggio della Magenta
Il responsabile della spedizione scientifica, Filippo De Filippi, era un apprezzato naturalista e il direttore del Museo Zoologico di Torino.
Fu uno dei promotori del darwinismo in italia: sua la conferenza “L’uomo e le scimie” si tenne a Torino la sera dell’11 gennaio 1864.
De Filippi invitò il discepolo Enrico Hillyer Giglioli ad aggregarsi alla circumnavigazione intorno al mondo.
Sulla piro-corvetta Magenta e con poco meno di 300 uomini d’equipaggio al comando del sabaudo Vittorio Arminjon, partirono da Napoli l’8 dicembre 1865. Rientrarono nello stesso porto nel 1868. Durante la spedizione De Filippi si ammalò e morì: sepolto ad Hong kong, venne sostituito da Giglioli quale capo della spedizione.
Giglioli era nato a Londra, dove il padre Giuseppe, medico, antropologo e ardente mazziniano, era dovuto migrare in seguito ai moti liberali del 1830. Tornata in Italia, la famiglia si trasferì a Genova, dove Enrico si avviò agli studi naturalistici. Grazie a De Filippi, nel 1864 insegnò per un anno a Casale Monferrato, nel primo Istituto Tecnico d’Italia. Alcuni anni dopo la circumnavigazione, divenne professore aggiunto al Museo Zoologico di Torino per ordinare le raccolte della spedizione.
Nel 1876 iniziò la pubblicazione del “Viaggio della Magenta” e con Arturo Issel. Contribuì al Museo di Antropologia Luigi Pigorini di Roma, oggi Museo delle Civiltà di Roma, iniziando dalle sue acquisizioni private. Nello stesso anno fondò a Firenze la Collezione Centrale dei Vertebrati e dell’Avifauna Italiani, che ancora oggi porta il suo nome. Nel 1886, professore alla Specola della stessa città, diede vita alla Raccolta Ornitologica della Fauna Italiana che ancora porta il suo nome.
Durante il viaggio intorno al mondo con la Magenta, Giglioli effettuò, in particolare, studi sui vertebrati marini e sui soggetti ornitologici incontrati. Pubblicò in seguito una relazione di oltre mille pagine con la lettera introduttiva di Paolo Mantegazza.
La pubblicistica sul viaggio
Il comandante della corvetta Vittorio Arminjon scrisse Il Giappone e il viaggio della corvetta Magenta, Genova Ed. Sordomuti, 1879.
L’ufficiale di rotta Filiberto Marochetti diffuse notizie sulla navigazione della corvetta nei canali della Patagonia nel primo numero della Rivista Nautica, 1866.
Sulle note antropologiche di Giglioli è stato stampato il libro Giappone perduto. viaggio di un Italiano nell’ultimo Giappone feudale, Ed. Luni, 2003.
I riconoscimenti scientifici
L’Università di Torino ha dedicato a De Filippi un busto marmoreo nel “loggiato degli uomini illustri”, in via Po.
In Patagonia, nel Canale Fitzroy, c’è la Caleta Sabauda, e nei dintorni si trovano vari toponimi ispirati ai nomi dei personaggi che evocano quel tempo e quell’avventura (Isola La Marmora,
Isola Vittorio, Isola Cavour, Baia Magenta, Baia Solferino).
A Torino sono stati organizzati diversi convegni sull’impresa della Magenta, presso il Museo Regionale di Scienze Naturali, nel quale confluì il Museo Zoologico a suo tempo diretto dal
De Filippi, e al MAO-Museo d’Arte Orientale.
“L’impresa della Magenta”, pubblicato nel 2015 da Booksprint Edizioni, è stato scritto dai Torinesi Rita Rutigliano, giornalista, e Gianni Boscolo, appassionato navigatore.
L’incontro con quest’ultimo, ancora vivente, è stato fonte di ispirazione di questo graphic novel.
Alcuni eredi dei protagonisti di quell’impresa mantengono viva la memoria attraverso testimonianze e reperti.
ISBN 979-12-81481-29-9
formato 21 x 29,7
24 pagg. in B/N, spillato
Informazioni aggiuntive
| Dimensioni | 0.3 × 21 × 29.7 cm |
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